Il Meeting raccontato da Marcello Meringolo (coach della squadra italiana optimist)

Sarà una Pasqua diversa quest’anno, è inutile negarlo. Non vedere quei 1200 optimist, forse qualcuno in più, sfidarsi tra le onde e il vento gardesano, farà una certa impressione. La festa è rimandata, ma era inevitabile, vista la situazione sanitaria attuale.

Per il circolo e la città, è un evento importantissimo che negli anni ha avuto un successo enorme e una partecipazione crescente, grazie alle perfette condizioni che si trovano e lo spirito di accoglienza del club stesso.

E’ forse la regata, che più unisce tutti i soci, per cercare di far vivere questa regata al meglio. Ognuno cerca di dare il proprio apporto, dagli storici pensionati, a professionisti di ogni settore lavorativo che si mettono la pettorina e vanno sugli scivoli ad aiutare i ragazzi ad uscire, ai ragazzi volontari, quelli che aiutano la segreteria e le classifiche, e i genitori stessi dei ragazzi della squadra agonistica.

Una macchina impressionante che è riconosciuta a livello mondiale, che può contare su uno staff in acqua collaudato, che gestisce con professionalità e apparente facilità un numero così grande di partecipanti.

Sono stato per tanti anni in prima linea, smistandomi tra il ruolo di coach e di organizzatore. Tante volte ho pensato, durante lo svolgimento, “ma chi me lo fa fare” … ma alla fine era sempre più la soddisfazione di aver contribuito alla riuscita dell’evento, che la stanchezza.

Tutto doveva sempre funzionare al massimo, ed è sempre stato per tutti, dirigenti, volontari e staff, che si sono adoperati per far crescere e vivere questo evento.

Quest’anno mancherà molto a tutti, questa pasqua gardesana. A coloro che hanno dovuto cancellare i loro voli prenotati da settembre dello scorso anno. Ai ragazzi del circolo che si erano ben preparati, nella speranza di portare a casa quella vittoria in cui, per i colori FVR erano riusciti, Fabio Zeni (attuale coach della squadra Laser, e ottimo 470ista), Cecilia Zorzi (campionessa mondiale Laser 4.7 e adesso impegnata nelle classi olimpiche) e Davide Duchi (tre mondiali con l’Italia e vicecampione del mondo a squadre nel 2013), l’ultimo a vincerlo tra gli Juniores nel 2014.

L’albo d’oro ci ricorda che, oltre alla grande festa per tutti, ha una serie di nomi che hanno scritto pagine importanti nella storia della vela recente.

Marco Gradoni, ha vinto gli ultimi due Meeting , è stato nominato velista mondiale dell’anno 2019, senza dimenticare le medaglie d’oro olimpiche , la norvegese Siren Sundby  nel 1996 e Sime Fantela nel 1999.

Una lunga serie di campioni mondiali e olimpionici delle varie classi hanno vinto il meeting, e tanti lo hanno fatto senza vincerlo ma con lo spirito giusto di chi va ad un evento per dare il massimo.

Cosa vuol dire fare una regata come il Meeting, non si può descrivere, la si deve vivere e basta per capirlo. Tante sono ormai le nazioni che fanno tappa fissa, perché sanno che difficilmente manca il vento e che è certamente un buon allenamento in vista della stagione.

Quest’anno, poi, con la presenza del Mondiale a Luglio, avrebbe avuto un valore ancora più grande dal punto di vista tecnico con tanti dei migliori a prepararsi per l’evento clou dell’anno.

Non preoccupatevi … la festa è solo rimandata, perché 38 anni di storia di una regata sono tanti, e se è cresciuta così tanto i motivi ci sono. Il lago si sta riposando per ospitarvi ancora tutti, quanto prima.

Marcello

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  • 37° MEETING DEL GARDA OPTIMIST© Matias Capizzano
  • 37° MEETING DEL GARDA OPTIMIST© Matias Capizzano
News pubblicata il 5 Aprile 2020